Nel periodo prenatalizio, non poteva mancare un caminetto dedicato ad una doverosa riflessione su temi spirituali ed etici la cui portata si riversa incessantemente sulla società ed il vivere quotidiano. Il Club Cosenza Nord ha incontrato ieri sera all’Italiana Hotels Padre Pier Maria Del Vecchio, parroco della Chiesa di San Giovanni Battista e cappellano della Polizia di Stato di Cosenza, che ha offerto ad una platea di soci particolarmente numerosa il proprio punto di vista, di religioso e di uomo di cultura, su quello che non si può esitare a definire uno dei fenomeni più importanti della nostra epoca, l’avvento al soglio pontificio di Papa Francesco.
Il Pontefice, subentrato al dimissionario Benedetto XVI, fin dall’inizio si è presentato al mondo con estrema umiltà, scegliendo un nome evocativo di semplicità, rifiutando paramenti preziosi, andando in giro con una vecchia utilitaria, incontrando i fedeli nelle parrocchie. E poi, nel corso dei mesi, ha operato significative aperture – qualcuna ritenuta rivoluzionaria- su diversi temi critici. Papa Francesco ha recentemente bacchettato anche il Parlamento europeo quando ha ricordato le tragedie del mare Mediterraneo, la solitudine degli anziani, la mancanza di futuro dei giovani.
Grazie anche alla sua schiettezza il Papa non ha tardato a farsi amare dai fedeli e a meritarsi il rispetto dei laici.
A questa prima lettura del fenomeno Bergoglio, operata da mass media e opinione pubblica, padre Pier Maria Del Vecchio ha aggiunto dotte considerazioni teologiche, evidenziando come l’azione e le dichiarazioni di Papa Francesco siano soprattutto volte ad aprire un dibattito, nella Chiesa innanzitutto e poi nella società, su temi anche spinosi ma ai quali nessuno può più restare sordo: unioni gay, comunione ai divorziati, condanna della pedofilia, dignità del lavoro e tanti altri ancora. Il Pontefice assume posizioni chiare mettendo al centro di tutto la sacralità dell’uomo. Allo stesso tempo –ha rilevato padre Del Vecchio- Sua Santità saggiamente e prudentemente ricerca all’interno della Chiesa la collegialità delle decisioni, quale unico metodo per arrivare a sintesi che possano essere quanto più possibile condivise e non, piuttosto, diventare occasione di divisione. Così va inteso anche il referendum appena promosso fra le parrocchie per arrivare al Sinodo del 2015 con un quadro chiaro su come andranno affrontate le sfide che la modernità pone alla antichissima istituzione cattolica, che, in ogni caso, sull’ascolto e il dialogo intende procedere.
La serata è stata arricchita da un ampio dibattito e dalle conclusioni del Past Governor Piero Niccoli.